giovedì, agosto 09, 2007

Torbole, Day 1

Inizio a postare i report della settimana windsurfistica al lago di Garda, iniziamo a dire che eravamo in 4: io, Marco, Fabio e Federico (loro due praticamente non surfisti: Fabio è venuto perchè si trova bene con noi ed ha convinto Federico a seguirlo).
Siamo partiti alle 8 meno venti da Orvieto e siamo arrivati dopo mezzogiorno, per fortuna tutto il traffico (Firenze e Bologna soprattutto) andava dalla parte opposta.

Torbole si trova in provincia di Trento sulla parte più a nord del lago, ci sono due venti che si alternano durante il giorno: il Peler, che soffia da NE , dalla mattina presto fino a mezzogiorno e l'Ora che "entra" verso l'una e continua fino a sera. Questo con una regolarità spaventosa: sono anni che vado al Garda e mi capitano uno o al massimo due giorni di "cippa".

Ecco il panorama i Torbole appena si "scollina" e si inizia a scendere verso il lago.






Ma ora, senza indugiare oltre, andiamo a raccontare tutte le uscite della settimana.




1.8.07 (mercoledì)

Appena il tempo di arrivare in albergo e disfare i bagagli che il Garda ci regala un' Ora che soffia forte già a mezzogiorno. Andiamo subito al centro surf e faccio la prima lezione: mi mettono in un gruppo con altre 5 persone col maestro Marcin (un ragazzo polacco che avevo già conosciuto gli anni scorsi, ma con cui non avevo ancora fatto lezione).
Andiamo al molo "Paradiso", io ed altri 2 ragazzi di Trento dobbiamo imparare la strambata power, gli altri la partenza dall'acqua.

Abbiamo a disposizione vele north sails e tavole mistral: prendo la tavola da 130 L e la vela da 5.9 mq (una bella differenza con la8,5 che uso sempre a Bolsena!).
Il vento, anche se rafficat ed un po' incostante, è buono: riesco a fare tutte partenze dall'acqua ed a planare coi piedi nelle strap (anche se alle strap "esterne" della tavola mistral devo farci l'abitudine). Per quanto riguarda la strambata power......... dividendo la manovra in tre parti (ingresso, centro e fine) direi che mi riesce solo l'inizio (entrata in planata, spostamento del piede posteriore ed inizio della rotazione).




La sera c'è la cena della scuola con annessa "degustazione" più o meno forzosa di grappa: ritrovo il mio vecchio maestro Alessandro, ormai il nostro rapporto, più che tra maestro ed allievo, è quello tra due vecchi amici che si rivedono con piacere ogni anno.

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