giovedì, settembre 13, 2007

Tutto il resto

Gli altri giorni non sono stati ventosi come i primi due, peccato perché altrimenti avrei trovato il mio personalissimo paradiso terrestre: poca gente, spiaggia enorme e vento sempre forte tutti i giorni; roba da trasferirmi a vita!
Il giorno seguente al maestrale c'è stata una bella mareggiata con onde anche sui due metri: se facessi surf da onda avrei gradito parecchio.


Non essendoci stato vento quasi per niente non mi sono nemmeno posto il problema se uscire o no, ma non credo che avrei nemmeno tentato: per condizioni del genere serve qualcuno più bravo di me!

I giorni successivi c'è stato un po' di vento, ma sempre sui 12 o13 nodi, mai sopra ai 15 per cui le due o tre volte che sono uscito, sempre con la 6,6, non è che mi sono divertito più di tanto: se avessi portato la 7,5 non avrei sbagliato.
In conclusione direi che la settimana windsurfistica è stata positiva, comunque se torno il prossimo anno mi porto almeno una vela in più............

Maestrale!

4.09.07 S.Lucia

Ci siamo alzati la mattina presto e già si sentiva il vento che soffiava forte sulla pineta.
Parto per il sopralluogo in spiaggia eccitatissimo: maestrale forte ed acqua piatta (venendo da nord ovest è chiaro che il vento soffia verso il mare e quindi "appiattisce" le onde, oltre a rendere più difficili le operazioni di rientro per chi non è abituato) . Chiedo ad un local se ha sentito le previsioni, la risposta è stata chiarissima: "30 nodi"!!!!!!!!!!!!!!!
Schizzo a casa a prendere l'attrezzatura con la vela più piccola che possiedo (la arrows 4,7), non avendola usata quasi mai (credo solo un'altra volta in occasione di una tramontana "storica" a Bolsena) ho qualche problema per montarla , soprattutto per l'albero col varitop e per regolare le cimette sul boma (visto che è 10 cm più lungo di quello richiesto).



In ogni caso mi arrangio ed il risultato è più che buono.
Faccio un paio di bordi per prendere confidenza col maestrale, specialmente per vedere l'inclinazione del vento (mi piacerebbe rientrare in spiaggia più o meno da dove sono partito!).
Il vento è fantastico: forse anche un po' troppo forte per la 4,7 .
Faccio almeno un ora di planate a velocità che non credo di aver raggiunto mai prima (ma lo dico ogni volta che mi sembra di andare forte), provo virate e strambate con discreto successo, la partenza dall'acqua ormai è acquisita (ma con questo vento partirebbe dall'acqua anche un principiante completo.)






Qui sono appena salito sulla tavola, ho già agganciato il trapezio, la vela è ancora aperta: devo solo chiuderla, mettere i piedi nelle strap e partire
in planata.












Eccomi con vela chiusa, piedi nelle strap, tavola al traverso o addirittura di bolina in planata.

















Qui invece sono al lasco con la prua che in pratica è fuori dall'acqua, se solo ci fosse un'ondina farei un salto di quelli belli davvero!













Qui sono in planata a stecca sul bordo di rientro, sempre al lasco: quanto andavo veloce si capisce dalla scia che si vede dietro alla tavola. Ho anche provato una strambata power ma mi sono sfracellato in acqua :-(
















Dopo un'ora sono dovuto uscire perché le previsioni si sono avverate: sono entrati 30 nodi di maestrale e la vela 4,7 era troppo grande, almeno per le capacità del sottoscritto ed in pratica non la tenevo più! Comunque ho fatto in tempo ad aiutare un principiante, rumeno, che aveva comprato l'attrezzatura a San Teodoro (20 Km più a nord) il giorno prima ed aveva deciso di iniziare a fare windsurf in queste condizioni di vento e con la vela da 5m: stava scarrocciando da un paio di chilometri finché non è sceso ed ha riportato l'attrezzatura a terra nuotando.

martedì, settembre 11, 2007

Sardegna!

Finalmente una settimana in Sardegna.
Io ed Alessandra siamo partiti domenica 2 settembre per Santa Lucia di Siniscola, un paesino in provincia di Nuoro che abbiamo scoperto per caso lo scorso anno. Si trova a sud di Olbia e di San Teodoro, è un paesino carino ed assolutamente non conosciuto dai turisti (le coordinate su google earth sono: 40°35' nord e 9°46'est). Ovviamente ho portato un po' di materiale per rendere ancora migliore la vacanza: ho preso la tavola Fanatic 145, un boma e tre vele (4.7, 5,5 e 6,6); la macchina carica di tutti i bagagli e l'attrezzatura era uno spettacolo!
L'appartamento che abbiamo preso in affitto era appena dietro alla pineta che delimita la spiaggia. La sabbia era splendida:bianca e soffice. Ecco un filmato a 360° della baia tra La Caletta (a nord) e S. Lucia (a sud):


Il primo giorno ho fatto la prima uscita!
Il vento ha preso a soffiare attorno a mezzogiorno, sono tornato a casa a prendere l'attrezzatura e, prima dell'una, ero già pronto ad uscire. Ho montato la vela 6,6 perchè c'erano circa 13-15 nodi e poi volevo provare 'sta vela Gaastra visto che a Bolsena sotto alla 7,5 non vado mai ;-) (notare nella foto le ruote del carrellino che ho usato per trasportare tutta l'attrezzatura da casa alla spiaggia e viceversa)

Il vento veniva da est (dalla torretta che si vede nel video), era teso ed uniforme anche se per i primi bordi era un po' leggero. Ad un certo punto dopo due raffiche più decise è "entrato" con decisione ed è lì che è iniziato il bello. La cosa miglior non è stata soltanto il fatto che si planava "a stecca" quanto il fatto di avere tutta la baia a disposizione (eravamo solo 2 windsurf, c'erano anche dei kite ma erano parecchio più a nord dove, ho scoperto il giorno dopo, c'è una scuola), per non parlare del panorama e del mare dai colori incredibili che mi trovavo sotto la tavola (e su questo col lago di Garda non c'è confronto).
Alla fine sarò rimasto in acqua per più di 2 ore , sempre in planata. Ho anche continuato a provare la strambata power (con la mia tavola mi sento più sicuro), ma ancora non sono soddisfatto.

lunedì, agosto 20, 2007

Torbole, day 7

7.8.07 (martedì)

Tutte le cose belle arrivano alla fine: anche questa settimana a Torbole.
Passiamo la mattina a preparare i bagagli e ci perdiamo un buon peler, probabilmente il migliore della settimana.
Arriviamo al pomeriggio: io faccio l'ultima lezione con Marcin mentre Marco affitta l'attrezzatura e parte alla volta del ponale per mettere in pratica la lezione del giorno prima (è sulla buona strada: riesce a strambare come si deve, ora dovrebbe solo iniziare a mettere i piedi nelle strap...).
Per l'ultima volta dl 2007 arriviamo al "Paradiso", prendo la 5,9 e continuo a provare 'sta benedetta strambata power: continuo a girarla, ma la chiudo senza planare. Trovo Alessandro che prova i vulkan durante il suo pomeriggio libero. Le condizioni iniziano a farsi "pesanti", sicuramente è vento di perturbazione (infatti il giorno dopo verrà il diluvio): iniziano ad entrare in acqua i grossi calibri tra cui Raimondo Gasperini . Non è la prima volta che vedo il "Gaspero" in azione, ma è sempre uno spettacolo: flacka one hand, vulkan, spock ... e tutto il resto del repertorio....

Bene, siamo proprio alla fine: dopo la lezione siamo tornati alla scuola, abbiamo salutato e siamo ripartiti alla volta di casa.
Consuntivo della settimana: ormai la partenza dall'acqua è ok così come la planata (anche se posso migliorare l'assetto per andare più veloce), sulla strambata power c'è ancora da lavorare, ma sono soddisfatto (in fondo è quello che dicevo della partenza dall'acqua fino ad un paio di anni addietro).
Ah... un ringraziamento speciale a Marco per i filmati e al fotografo del centro surf per le foto.

mercoledì, agosto 15, 2007

Torbole, day 6

6.8.07 (lunedì)

Le condizioni sono come quelle del giorno prima, solo meno ventoso :(
Faccio lezione comunque (con Marcin) e prendo la vela 5,9 con la tavola 128L mistral screamer.
I primi bordi sono un po' fiacchi anche nel trovare la planata, decido di cambiare vela e di prendere la 6,4: la situazione migliora decisamente. Riesco a planare proprio bene e, di conseguenza, posso continuare a dedicarmi al mio obiettivo: la strambata power.



Continuo a perdere la planata tra la seconda e la terza parte della manovra, ma almeno riesco a chiuderla in piedi (almeno la maggior parte delle volte).


Nelle andature in planata mi diverto proprio: il lasco è buono e la bolina è favolosa (nonostante sia l'andatura più lenta riesco ad andare a velocità che non credo di aver toccato in precedenza).
Viste le planate veloci ho anche iniziato a staccare qualche bel saltino approfittando del chop classico che si forma al Garda nel pomeriggio; Marcin mi ha spiegato bene come funziona l'atterraggio visto che con un paio di salti ho avuto paura di farmi davvero male. La senzazione comunque è molto positiva, l'unico problema è che siamo al penultimo giorno.

sabato, agosto 11, 2007

Torbole, day 5

5.8.07 (domenica)

Tradimento! I miei "amici" vanno a Gardaland tutto il giorno e mi lasciano da solo. Poco male visto che la giornata sarà notevole.
Alle 10.00 è già entrata l'Ora, dopo un po' inizia a farsi troppo invitante e non resisto: prendo una vela 6,6 (l'unica rimasta al rimessaggio) ed una tavole 145L e parto in direzione delle gallerie del "Ponale" dove si vedono già distintamente le "ochette".
Bingo. Si plana a stecca, proprio davanti Riva del Garda, rimango per un ora circa a godermi questo vento inaspettato poi torno a terra proprio in tempo per la lezione del pomeriggio.
Ritrovo Marcin e stavolta siamo solo in due a fare lezione: io e Sergio (un ragazzo argentino).
C'è un bel vento forte e costante sui 25 nodi al "Paradiso", prendo la "solita" vela 5,9, la tavola 130L e parto subito sparato.


Sergio è più avanti di me nella tecnica: lui la strambata la chiude già. Io, dopo una discreta fila di errori, riesco a finire un paio di strambate senza cadere, ma anche senza mantenere la planata (per cui non la chiamerei "strambata power"). Nel finale della giornata cambio la mia attrezzatura con quella di Sergio e stacco un salto bellissimo (anche se nell'atterraggio ho rischiatogrosso): goduria!

venerdì, agosto 10, 2007

Torbole, day 4

4.8.07 (sabato)

Altra mattina sprecata ad aspettare un Peler che non vuole decidersi a soffiare.
Molto meglio il pomeriggio quando entra decisamente l'Ora.
C'è ancora Patrick a fare lezione, stavolta c'è un po' meno vento dei primi due giorni e quindi prendo una vela 6,4 e la tavola da 145L in modo da planare forte ed avere una tavola che mi permetta una certa stabilità nella manovra.
Continuo a migliorare nella strambata power (finendo sempre e comunque in acqua...) mentre inizio a diventare un virtuoso della partenza dall'acqua: eccomi in un filmato di Marco (che ho subito messo in rete).


.....i maestri hanno parlato di "alta scuola"...... ;-)

Altro particolare non da poco: sto iniziando a sfruttare le ondine come rampe per staccare qualche bel salto a tutta velocità.

Torbole, day 3

3.8.07 (venerdì)

C'è poco da dire......cippa, pioggerellina e niente vento per tutto il giorno, ideale per riposare i muscoli stanchi da due giorni di duro windsurf.
Mentre Fabio e Federico iniziavano a fare lezione di catamarano, io e Marco siamo andati a Trento a fare un giro. Ho fatto una foto alla roulotte che avevo davanti solo per la targa!!!!!




Torbole, day 2

2.8.07 (giovedì)

La mattina si parte con un Peler piccolo piccolo (manco lontano parente di quello dell'anno scorso) buono solo a farmi faticare a riportare a terra l'attrezzatura (vela7,5 e tavola 142) che avevo affittato.
Nel pomeriggio si alza l'Ora e faccio lezione con Patrick (Marcin era a Venezia con la ragazza) e continuo a provare 'sta benedetta strambata power: come il giorno prima riesco ad iniziare la rotazione.......e poi finisco in acqua. Patrick mi corregge ogni volta (meglio: dopo ogni caduta), il problema è che non ho ancora assimilato tutti i movimenti ed il chop del Garda al pomeriggio non mi aiuta (sarebbe meglio imparare le manovre in acqua piatta).



Il vento ha continuato ad aumentare ed ho dovuto prendere una vela 4,7 dato che all'inizio avevo preso la stessa attrezzatura del giorno precedente, la mia vela 5,9 l'ha presa il maestro: io non la reggevo più.
Alla fine è stata quasi più sopravvivenza che una lezione di windsurf ed è bene che sia così perchè riuscire a surfare in queste condizioni rende molto più sicuri...... e ti rende anche un po' orgoglioso.

giovedì, agosto 09, 2007

Torbole, Day 1

Inizio a postare i report della settimana windsurfistica al lago di Garda, iniziamo a dire che eravamo in 4: io, Marco, Fabio e Federico (loro due praticamente non surfisti: Fabio è venuto perchè si trova bene con noi ed ha convinto Federico a seguirlo).
Siamo partiti alle 8 meno venti da Orvieto e siamo arrivati dopo mezzogiorno, per fortuna tutto il traffico (Firenze e Bologna soprattutto) andava dalla parte opposta.

Torbole si trova in provincia di Trento sulla parte più a nord del lago, ci sono due venti che si alternano durante il giorno: il Peler, che soffia da NE , dalla mattina presto fino a mezzogiorno e l'Ora che "entra" verso l'una e continua fino a sera. Questo con una regolarità spaventosa: sono anni che vado al Garda e mi capitano uno o al massimo due giorni di "cippa".

Ecco il panorama i Torbole appena si "scollina" e si inizia a scendere verso il lago.






Ma ora, senza indugiare oltre, andiamo a raccontare tutte le uscite della settimana.




1.8.07 (mercoledì)

Appena il tempo di arrivare in albergo e disfare i bagagli che il Garda ci regala un' Ora che soffia forte già a mezzogiorno. Andiamo subito al centro surf e faccio la prima lezione: mi mettono in un gruppo con altre 5 persone col maestro Marcin (un ragazzo polacco che avevo già conosciuto gli anni scorsi, ma con cui non avevo ancora fatto lezione).
Andiamo al molo "Paradiso", io ed altri 2 ragazzi di Trento dobbiamo imparare la strambata power, gli altri la partenza dall'acqua.

Abbiamo a disposizione vele north sails e tavole mistral: prendo la tavola da 130 L e la vela da 5.9 mq (una bella differenza con la8,5 che uso sempre a Bolsena!).
Il vento, anche se rafficat ed un po' incostante, è buono: riesco a fare tutte partenze dall'acqua ed a planare coi piedi nelle strap (anche se alle strap "esterne" della tavola mistral devo farci l'abitudine). Per quanto riguarda la strambata power......... dividendo la manovra in tre parti (ingresso, centro e fine) direi che mi riesce solo l'inizio (entrata in planata, spostamento del piede posteriore ed inizio della rotazione).




La sera c'è la cena della scuola con annessa "degustazione" più o meno forzosa di grappa: ritrovo il mio vecchio maestro Alessandro, ormai il nostro rapporto, più che tra maestro ed allievo, è quello tra due vecchi amici che si rivedono con piacere ogni anno.

martedì, luglio 31, 2007

pronti....partenza....via!!!!!

A parte una dimenticabile uscita a Bolsena l'altro sabato (niente di eccezionale), la grossa novità è che io e Marco siamo in partenza!
Domani andiamo a Torbole al surf center diMarco Segnana , ormai per il sesto o settimo anno consecutivo . Torbole è una cittadina sulla punta estrema del lago di Garda, è uno dei posti più ventosi d'Italia (a parte, forse, la Sardegna, ma tanto ci vado a settembre...) ed è perfetto per passare una settimana in piena "fissa" windsurfistica senza pensare ad altro (no, la mia ragazza non viene).
Partiamo domani alle 7.30 sperando di arrivare nel pomeriggio in tempo per sfruttare l'Ora (il vento da sud che ogni pomeriggio soffia sul Garda).
Ecco una webcam per vedere tutto in diretta
Tra una settimana torniamo e posterò il report di ogni singolo giorno trascorso al lago; i miei obiettivi per quest'anno si riducono ad una semplice parola: power jibe.
Sperando sempre in Eolo vado a dormire.

martedì, luglio 10, 2007

Sabato a raffica.....

...ma nel senso brutto!
Sabato pomeriggio sono uscito a Bolsena (ok, sto diventando prevedibile, ma non è colpa mia se la mattina lavoro ed il mare più vicino è a 90 Km!). Marco mi chiama per sapere com'è la situazione: gli dico che il vento ha già preso la sua direzione e che c'è un crucco che plana sotto raffica con la 6.6 (per Bolsena, a parte i giorni di tramontana, è quasi un miracolo). Mentre lo aspetto (aspetterò tutto il pomeriggio dato che non si è visto......) monto comunque l'attrezzatura da vento leggero (la 8,5 e la tavola fanatic 150 L).
Arriva anche Giuseppe, il professore: mi rassicura sul vento, secondo lui rimarrà rafficato anche se costante.
Entro in acqua e la sensazione è ottima: dopo 10 metri già plano coi piedi nelle strap!
Tempo 10 minuti ed entrano almeno altri 5 o 6 surfisti (compreso il prof); inizio a fare bordi lunghi anche perché le raffiche mi spingono parecchio verso est (direzione Bolsena paese), decido di prendere tutta una raffica fino in fondo cercando anche qualche ondina per provare a fare i miei primi salti (uno carino l'ho fatto): chi se ne frega dove vado a finire (della serie "finché vinco gioco io": una vecchia barzelletta sui carabinieri).
Finisco più o meno in culo al lago.
Il problema è che la raffica è finita ed ora mi tocca rientrare di bolina con santa pazienza: comunque valeva la pena! Planare sempre, sdraiarsi sulla spiaggia mai!
Il resto del pomeriggio passa tra la ricerca della raffica ed il mesto rientro di bolina.
Le raffiche, quando c'erano, erano ottime: sono anche riuscito a fare una water start (con la 8.5 non è mica facile!).

E' stato il terzo sabato di fila in cui, bene o male, si è planato. Ora, se si riuscisse anche ad usare vele "umane" (cioè fino ai 6,5 mq) sarebbe bello iniziare a provare qualche manovra un po' "stilosa".......

Per finire ecco due immagini della nuova tavola del prof la "sx" della ditta F2 (credo sia il modello del 2008 visto che sul sito della F2 non la trovo).




La cosa che balza subito all'occhio è quanto è corta 'sta tavola.
Il prof dice che la pinna originale (da 46 cm) è troppo piccola e vuole provare con una 52 cm.










Un altro particolare interessante è a poppa: quelle scanalature, a detta del prof (e chi sono io per confutarlo?) nebulizzano l'acqua e permettono di entrare in planata prima rispetto alle tavole "regolari": in effetti lo vedo spesso planare anche in punti dove io sono semplicemente in andatura e magari aspetto la raffica giusta. C'è poco da dire: il prof è sempre più avanti.......

martedì, luglio 03, 2007

Doppia uscita

Un week end da ricordare.
Sono uscito a Bolsena sabato e domenica: è andata meglio sabato, ma anche domenica ci siamo presi qualche bella ventata.
Sabato.
Parto dopo pranzo (in realtà non ho neanche pranzato), arrivo sullo spot verso le 2 e mezza: il vento è il contrario di quello che dovrebbe essere, viene da est invece che da SW. In spiaggia ci sono, oltre a Marco, anche i "professori" (due surfisti diciamo....."di lunga esperienza") che confermano che finché il vento non "gira" ci sarà poco da fare.
Non mi scoraggio, monto la 8.5 (stavolta con l'albero giusto) con la tavola Fanatic ed esco: c'è poco da fare i prof hanno sempre ragione :-(
Torno a riva ed aspetto (con poca fiducia, lo ammetto) che il vento cambi, intanto ci sono un paio di persone che approfittano del poco vento per fare le prime lezioni (li invidio un po': almeno loro si divertono). Verso le 4 mi giro e vedo uno dei prof. che monta la vela: ottimo segno.
Manco a farlo apposta alle 4 e mezza entra il SW "classico" di Bolsena: tutti in acqua.
Mi sparo un'infinità di planate coi piedi nelle strap, viro a largo e strambo a riva: sono rimasto a mollo per un paio d'ore fino a quando il vento è finito.
Pomeriggio di ottime sensazioni, di quelli che parti sfiduciato viste le condizioni iniziali e poi ti trovi ad urlare in mare aperto (ok...in lago aperto....però è brutto da scrivere) mentre stai planando a stecca con la vela talmente chiusa che tocca quasi la poppa della tavola.

Domenica.
Come sabato (stessa attrezzatura), solo che il vento non raggiunge la stessa intensità, una mezza dozzina di planate, ok, ma non è stata la stessa cosa.
Oltre a Marco c'era anche il Leo che, nonostante ora sia un kiter, ha riprovato l'ebbrezza della planata in windsurf.

Fino ad oggi è stato il miglior fine settimana e l'uscita di sabato me la ricorderò parecchio.

domenica, giugno 24, 2007

Alleluja....

Alla buon'ora...
Sono riuscito a fare un'uscita decente: la seconda dell'anno.
Sabato pomeriggio io e Marco siamo andati a Bolsena, le previsioni non davano parecchie speranze (dai 12 ai 20 Km/h, tradotto in nodi siamo tra i 6 ed i 10: buoni per luna rossa, non per il windsurf), ma in tempi di vacche magre bisogna essere fiduciosi: il classico "termico" di Bolsena spesso ci ha regalato uscite tanto memorabili quanto impreviste ..... e poi c'avevamo troppa voglia!!!!

Arrivo verso le 3 e trovo ad attendermi un bel venticello che mi ha messo subito di buon umore, c'erano già altri due ragazzi di Terni che stavano montando l'attrezzatura: vele grosse (uno con la 8,00 e l'altro con la 8,5 camberata!). Mi accorgo subito della prima c@%%@7a che ho combinato (non sarà l'unica della giornata): non ho portato l'albero 4,90 per montare la vela 8,5 (così imparo a guardare nella sacca degli alberi prima di partire); poco male, visto che il vento sta aumentando monto la Naish 7,5 e spero che basti. Naturalmente la tavola è la fanatic da 150L, l'ideale per queste condizioni. Ora l'importante è che il vento regga, anche perché abbiamo imparato che il vento sulla spiaggia è spesso più forte di quello in acqua (e la regola sarà rispettata anche oggi: saranno stati 12 o 15 nodi sulla spiaggia e 10 al massimo in acqua con qualche raffica sui 15).

Mentre preparo l'attrezzatura arriva Marco, lui monta la 6,9 sulla sua tavola fanatic (finalmente riparata e pronta all'uso dopo l'infortunio dell'anno scorso).

Marco mostra la sua vela con orgoglio

Finalmente partiamo, anzi parte Marco dato che mi accorgo per prima cosa di aver alzato troppo il boma (non riesco ad agganciarmi al trapezio) e di aver montato male la vela (non avevo chiuso bene le due parti dell'albero): due inezie che però mi fanno perdere tempo e, soprattutto, vento.

L'uscita è andata abbastanza bene, il vento era il classico SW che arriva nel primo pomeriggio, conoscendo il lago sono riuscito a prendere le raffiche giuste per staccare una mezza dozzina di planate coi piedi nelle strap.
Ho fatto un po' di ripasso delle manovre fondamentali: strambate, virate ecc. non ho provato la water start per evidente mancanza di vento, invece mi è entrata una virata elicottero (ma di culo) ed eviterei di menzionare il patetico tentativo di duck jibe. La sensazione comunque è positiva: adesso riesco a mettere tutti e due i piedi nelle strap senza far orzare la tavola (e di conseguenza bloccare le planata).

Come sempre attorno alle 5 il vento è calato per poi finire verso le 5,30 - 5,45 quando è rimasto solo un surf tra i bagnati a provare i fondamentali.
A quel punto ho pensato di fare un paio di foto e di ricaricare tutta l'attrezzatura sperando in giorni più ventosi anche se in fondo mi sono divertito nonostante Ligabue dica che "chi si accontenta gode....così così".... a me Ligabue manco piace!


Comunque ecco anche una foto del mio rig steso ad asciugare al sole prima di essere caricato in macchina, ci tengo davvero ai miei "giocattoli": mi danno un sacco di belle sensazioni!

domenica, marzo 11, 2007

windy week end

Finalmente un week end ventoso.
Andiamo con ordine: le previsioni erano perfette: ventone da 20 - 25 nodi (anche qualcosa meglio sotto raffica) per sabato e domenica.

Sabato 10.
Sono partito verso l'una e mezza (prima non potevo......lavoro) per il lago di Bolsena ai "tre gradini" visto che lo spot si trova in posizione ideale per venti come tramontana e grecale.
Ho preso la tavola RRD da 105 l e tre vele da 4.7, 5,4 e 6.2.

Arrivo sullo spot, 20 nodi di grecale misurati coll'anemometro e non trovo nessuno: manco un local o un fanatico matto (come il sottoscritto), strano.






A questo punto provo ad andare allo "spiaggione" poco dopo i "tre gradini", magari sono tutti lì (si, o magari stanno tutti al mare, cosa molto molto probabile).




Dopo 5 minuti arrivo sullo spot ed anche qui nessuno, nonostante il vento, ancora più strano.

Inizio a pensare che siano tutti al mare davvero, tra l'altro non intendo uscire da solo senza nemmeno un bagnante o qualcuno che mi veda se sono in difficoltà: questo è un punto complicato, un ragazzo un paio d' anni fa ha rischiato grosso, il vento sta anche rinforzando e ci sono anche parecchie "ochette".

(le "ochette" dello spiaggione)







Telefono a mio fratello (a casa per un banale infortunio) che mi dice che ci potrebbe essere gente alla "Baia" a Capodimonte, mi spiega come ci si arriva (non lo conoscevo 'sto spot) e parto.



Arrivo alla "Baia", ma la scena che trovo è la stessa: vento, ondine e nessuno a surfare.


(oche e ochette alla baia)
Telefono sia a mio fratello, che mi risponde col classico "se non c'è nessuno un motivo ci sarà" ed a Marco, che mi aveva detto di tenerlo informato e spiego a tutti e due che prendo e torno a casa (anche io penso che "se non c'è nessuno un motivo ci sarà"): non èil caso di iniziare la stagione facendosi male o spaccando l'attrezzatura.

Domenica 11.

Parto con la mia ragazza ed il suo cane (penoso sistema per farla venire con me al mare), porto la stessa attrezzatura del giorno prima; andiamo alla "Giannella", appena sopra al monte Argentario in Toscana (provincia di Grosseto, mi pare).
In mattinata ho sentito il Leo: sabato c' è stato il ventone a 30 nodi, per domenica si pensa che scenda.
Arrivo sullo spot e la sensazione è subito buona: parecchi surfisti, sia locals che romani, condizioni "umane" (sono tutti con vele dai 5.2 ai 5.5 e tavole sui 100 l più o meno): monto l'attrezzatura.
(la spiaggia della Giannella con L'Argentario in fondo)

Monto la vena 5.4 con la tavola RRD e parto: finalmente inizio la stagione.
Il primo impatto è sconfortante: la tavola RRD praticamente non l'ho usata mai e non so come bisogna farla andare visto che sono abituato alla mia "classica" Fanatic 150 l visto che non ci sono onde o chop.

Con un po' di pazienza (e col culo spesso in acqua) riesco ad ingranare una water start almeno decente e parto in planata. Lontano dalla spiaggia il vento aumenta ed un paio di raffiche mi strattonano, ma non mollo. Fare le manovre più semplici è comunque complicato con quel cavallo imbizzarrito di tavola che mi ritrovo, ma è chiaro che devo imparare ad usarla se voglio progredire nel windsurf. Se non mi riescono le virate (figurarsi le strambate), posso sempre ripassare la water start (che non è male). Alla fine dell'uscita sono riuscito a fare una virata senza cadere o perdere la vela e mi sono messo ad esultare come se avessi chuso un foward.
Ho preso una decisione importante: devo ricominciare ad andare in piscina perchè "non c'ho il fisico", dopo manco un'ora ero stanco morto e mi è toccato uscire.

Giudizio finale: per esser l'inizio della stagione sono più che contento, certo c'è parecchio da fare ma mi sento sulla strada giusta.

mercoledì, marzo 07, 2007

Sunday windy sunday....?

Ci siamo.
Ho appena visto su windguru che domenica 11 a Montalto Marina sono previsti tra i 20 ed i 24 nodi tra la tarda mattinata e le 4 del pomeriggio.
Anche a Bolsena, al sito: http://www.tempoitalia.it/meteocitta/previsione.php?reg=lazio&loc=bolsena&page=1
confermano la previsione.
L'unico problema è la direzione: N-NE.
Con quella direzione a Montalto praticamente si esce col vento da terra mentre a Bolsena (allo spot "tre gradini") si esce mure a sinistra senza problemi.
Il mio dubbio a questo punto non è più se uscire, ma dove. Al momento sono più orientato per il lago, sia perchè è più vicino (40 minuti contro 1 ora e mezza) sia per la direzione del vento.
Comunque terrò d'occhio le previsioni per vedere eventuali cambiamenti (fino a domenica mattina non sarò sicuro di niente).

lunedì, febbraio 19, 2007

Si ricomincia!..........o quasi

Rieccomi col primo post del 2007.
Finita la stagione del freddo (ma quale freddo????) sto cominciando a pensare alla nuova stagione surfistica; la prima cosa che faccio all'inizio dell'anno è il controllo della vecchia attrezzatura: le cimette sono a posto? Servirà un po' di svitol sul boma? Le vele sono tutte ok?

Fatto questo primo passaggio, indispensabile, faccio la "lista della spesa".
Quest'anno voglio riuscire ad avere 2 rig completi per uscire assieme a mio fatello senza litigarci l'attrezzatura: ci mancano 2 alberi (un 430 ed un 460) ed una vela sui 5 mq.
Si impone una trasferta dal buon Urbano a Bellaria (vicino Cesena).
Domenica 21 gennaio: partenza fantozziana alle 6,30 di mattina io e il Leo (che vendeva la sua vecchia attrezzatura per prendere della "roba da kite" che non voglio manco conoscere) alla volta della romagna: terra di mare, piadina e surf shop.
Marco, vinto dalla passione calcistica per l'Orvietana, non è potuto essere dei nostri e si è limitato a mandarci in SMS la sua lista personale: un cambio di cimette, un piede d'albero nuovo per sostituire quello rotto (vedi ilpost del 24 settembre) e sporattutto il famigerato induritore.

L'induritore si merita una parentesi tutta sua.
Come scrivevo in occasione della mia, purtroppo ultima, uscita lo scorso ottobre, Marco ha fatto un buco sulla prua: per ripararlo serve (oltre a qualcuno che sappia fare questo tipo di lavoro) un prodotto che si trova nei vari negozi di surf che viene detto "induritore", da cospargere sulla parte della tavola da riparare. Marco ha avuto la brillate idea di cercarlo su internet (gli sembrava più comodo) e potete immaginare cosa è uscito da google digitando "induritore" ;-)

Torniamo a noi. Arrivati davanti ad Urban alle 11.30 scopriamo che la domenica è aperto solo il pomeriggio dalle 15.30!!!!!!!!! La prossima volta imparo a telefonare il giorno prima o a guardare gli orari sul sito internet. Passiamo il resto della mattinata a chiacchierare sulla spiaggia e ci facciamo una bella mangiata di pesce (alla faccia......).

Alla fine della giornata sono tornato con un albero 430 ed un 460 (usati presi a 150 €), il 460 è al 90% in carbonio ed è leggerissimo. Gia che c'ero ho anche preso una sacca porta alberi (arrows).














La vela invece l'ho presa nuova: è la Superfreak 2006 c130, ecco il link al sito della hot sails maui:

https://www.hotsailsmauishop.com/index.asp?PageAction=VIEWPROD&ProdID=862


Ed ecco anche una foto.


La novità è il fatto che è in dacron, non è fatta col tramato "normale": mi hanno detto che anche se la tratto malissimo non è un problema, è leggerissima e, anche se dalla foto sembra che ci siano i camber (tra la stecca e l'albero c'è una spazio rosso), non è camberata e quello spazio tra la stecca e l'albero aiuta a far girare le stecche meglio quando si cambiano le mura.

Non vedo l'ora di provare tutti i miei nuovi giocattoli, ormai manca poco meno di un mese e poi...................................................................................................................